Gentilissimo Mr Yang, la ringrazio per questa intervista.  Ho letto una sua biografia dove cita il momento in cui, negli anni Novanta, trasse ispirazione passeggiando nella fabbrica Takahashi insieme a uno dei manager dell’epoca. Cosa la ispirò in particolar modo?

 Quando avevo sedici anni mi piacevano molto i prodotti Takahashi, perché la loro qualità è superba ma non ho potuto permettermeli sino a quando non ho superato i trent’anni.  😄
Visitando la loro fabbrica rimasi molto colpito dal modo in cui facevano i test e il controllo di qualità: un lavoro molto preciso compiuto  passo dopo passo. Per questo motivo… ho imparato da loro. 😉

Lei non può saperlo ma quando produsse il suo primo telescopio, il “Megrez 80F6” ebbi modo di recensirlo. All’epoca scrivevo sul mensile italiano “Le Stelle”. Ricordo anche che rimasi successivamente molto sorpreso delle prestazioni e del piccolo Zenithstar 66 ED. Come si è evoluta la produzione William Optics negli ultimi anni?

Come sai, ho una grande passione per l’astrofotografia, all’età di 17 anni utilizzavo il movimento delle mie mani per inseguire le stelle e ruotavo le manopole per fotografare la Nebulosa di Orione con la pellicola. Più tardi, intorno ai ventinove anni,  ho appreso molti trucchi, grazie ai suggerimenti dell’amico Tony Hallas ( un famoso astrofotografo professionista negli Stati Uniti) . Successivamente  ho comprato l’ Astro-Physics AP F/7 180 APO per studiare la qualità dei telescopi della AP. Ho acquistato  anche tutta la serie EDF:  105 mm, 130 mm, 155 mm e 180 mm.

 Ero consapevole che William Optics potesse produrre prodotti convenienti e di buona qualità, in quel caso avremmo potuto avere buone possibilità di successo. Nel 2001 il diagonale dielettrico da  due pollici  e il rifrattore Megrez 80 sono stati i miei primi progetti . Dopo  la presentazione di  quei prodotti, quelli successivi hanno parlato da soli ed è stato un primo passo verso il successo.

Ho anche progettato il primo paraluce retrattile per i rifrattori nel 2001, i prodotti erano trasportabili e graziosi e la gente li adorava. In seguito, ho progettato uno strumento ancora più piccolo:  lo  ZenithStar 66 ED apo che è il miglior APO disponibile a una cifra inferiore a quattrocento dollari. Dalla presentazione dello Zenithstar 66  la nostra  reputazione  è cresciuta molto.

Come spero saprà, il mio sito web è dedicato principalmente agli appassionati di binocoli. Come nacque la collaborazione con la Ferrari e la creazione del binocolo F1?

Ho amato le auto sportive in giovane età, specialmente la Ferrari Testarossa e da quando ho visto quella macchina nel 1984, ho amato molto il design italiano. Nel 2005 ho visto un notebook Ferrari Acer con design in carbonio che mi ha ispirato a creare un piccolo binocolo in “carbon look” per gli  appassionati del marchio italiano.

Articolo completo a cura di Piergiovanni Salimbeni su binomania.it