A COSA SERVE UN ASTROINSEGUITORE
Molti tra voi sono anche dei grandi appassionati di fotografia, quindi conosceranno e avranno senz’altro utilizzato la cosiddetta: “Regola dei 500”. Questo accorgimento prevede di fotografare stelle puntiformi in cielo senza notare le classiche strisce stellari. E’ sufficiente dividere 500 per la lunghezza focale dell’obiettivo, ad esempio, se voleste utilizzare un obiettivo da 50 mm, non dovreste superare i 10 secondi di posa, nel caso in cui utilizzaste il classico 135 F/2, i 3.7 secondi. Questa regola è solo approssimativa e si applica ai sensori full frame (24x36mm) . Con i sensori APS e Micro Quattro Terzi sarò necessario calcolare il loro rapporto d’ingrandimento.
Qualora voleste riprendere la volta stellata con maggior accuratezza sarebbe necessario acquistare un astro inseguitore, uno strumento uno strumento dotato di una meccanica e di motori che possono compensare la rotazione terrestre quando è ben allineato al Polo Celeste. Vi anticipo che lo Star Adventure GTi è attualmente una delle migliori soluzioni presenti sul mercato.
DOTAZIONE DI SERIE
Questo astroinseguitore è venduto in una classica scatola di cartone che contiene tutti gli accessori indispensabili per un primo utilizzo. Con la crisi dei componenti, l’unica omissione è la pulsantiera, ma, come leggerete, il software funziona molto bene anche attraverso un semplice smartphone e l’applicazione dedicata. Sono presenti, oltre al corpo della montatura; un cannocchiale polare illuminato, la barra contrappesi con il contrappeso e un discreto treppiede in acciaio tubolare. Come potrete vedere nella video recensione, la fase di montaggio è attuabile da una sola persona, in maniera rapida e soprattutto agevole.
È stato stampato anche un piccolo manuale per facilitare l’utente nella fase di montaggio, ma posso confermare che gli utenti più esperti potranno provvedervi in poco tempo senza alcun aiuto. Ingegnoso il sistema di installazione del vassoio porta oggetti, ricordo ancora con poca nostalgia le soluzioni degli anni Novanta che prevedevano classiche viti a farfalla e filettatura che perdevano mordente dopo qualche mese di utilizzo.
Articolo completo a cura di Piergiovanni Salimbeni su binomania.it