Non esistono astrofili che non conoscano quest’oculare zoom, giunto ormai alla sua quarta versione. Promette di soddisfare innumerevoli esigenze: dall’osservazione astronomica a quella naturalistica e alla ripresa fotografica.  Sarà riuscito a conquistare il mio cuore “minimalista”?

di Piergiovanni Salimbeni

Chi mi conosce sa che sopporto ben pochi elementi ottici tra me e il cielo, il mio setup preferito, infatti, è composto di un telescopio a rifrazione dotato di doppietto alla fluorite da 128 mm aperto a F/8 (Takahashi FS 128) e una manciata di oculari ortoscopici.

Non disdegno, tuttavia, utilizzare gli schemi ottici complessi o strumenti ed accessori “tutto-fare”. Del resto non avrei ancora in casa un Celestron C8 degli anni Novanta e decine di oculari.

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